Petizione alla NASA per includere un poeta nella prossima missione spaziale
oPerché c’è bisogno di provare gli effetti
della gravità zero in certe parole.
Perché nessuno ha letto Morte senza fine
a squarciagola nella notte spaziale.
Perché ho una teoria: i sogni gravitano lentamente,
come una bolla d’acqua in bocca.
Perché, se all’ingegnere cuore di ferro
la terra, a trecentomila chilometri di distanza,
suscita una lacrima piccola come un scheggia,
al poeta invece è possibile capire tutto in una volta,
la funzione dei buchi neri,
il grido di aiuto dei pulsar, il cuore spezzato di una supernova,
la curvatura dello spazio e l’antimateria.
Perché bisogna portare una botte di birra e brindare al mutismo di Nettuno,
carezzare con la lingua il brillio del sole e tenerlo coi denti come una pastiglia.
Perché la luna abbonda di un materiale prezioso
e non rinnovabile: il silenzio.
Per questo la NASA deve inviare nella prossima spedizione un poeta.
così che tutti gli altri mortali, noi che rimaniamo a guardare le stelle
dalla nostra strada,
sappiano che succede lassù quando gli astronauti
si infilano nei sacchi,
come chi dorme sott’acqua.
Martín Camps
Translation: Lorenzo Chiuchiu